Ada Negri, poetessa e scrittrice italiana, nasce a Lodi il 3 febbraio del 1870. Di umili origini, padre vetturino e madre tessitrice, riesce a conseguire il diploma di insegnante elementare grazie ai sacrifici della madre, la quale inizierà a lavorare in fabbrica alla morte del marito avvenuta ad un anno di distanza dalla nascita di Ada.
La storia della Negri è legata al nostro territorio a livello professionale, è infatti insegnante a Motta Visconti a partire dal 1888, in quello che lei stessa definisce come il periodo più felice della sua vita. Contemporaneamente alla professione di insegnate Ada inizia a sviluppare la sua grande passione per la poesia. La sua prima raccolta, Fatalità, edita nel 1892, le vale il titolo di docente ad honorem presso l'Istituto superiore "Gaetana Agnesi" di Milano.
Proprio nel capoluogo lombardo si trasferisce in quello stesso anno entrando in contatto con molti esponenti politici: Benito Mussolini, Filippo Turati e Anna Kuliscioff. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 la sua produzione poetica continua e si fa progressivamente più attenta verso le questioni sociali.
La prima guerra mondiale la costringe a lasciare l’Italia alla volta di Zurigo dove inizia una produzione letteraria e poetica che si carica di patriottismo e si avvicina progressivamente alle ideologie mussoliniane. Il premio letterario “Mussolini” del 1931 e l’ammissione all’Accademia d’Italia nel 1940, prima donna ammessa, la consacrano come intellettuale di regime. Muore a Milano l'11 gennaio del 1945 dopo un periodo di pessimismo e profonda introspezione.
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