UNA STORIA GOLOSATradizioni storiche e dolci gourmet sono l’anima della Pasticceria Besuschio, attiva dal 1845 nella centralissima Piazza Marconi, cuore pulsante di Abbiategrasso. Una sola, grande, omonima famiglia: lo studio, la tecnica, la passione e l’estro creativo si tramandano infatti di padre in figlio, generazione dopo generazione. Ecco allora che si succedono le abili mani di Ambrogio, Guido, Giulio, Attilio e Andrea, maitre chocolatier di fama internazionale, che viaggia, studia, scopre, valorizza talenti, sempre con entusiasmo e voglia di mettersi in discussione. In allestimento e vendita: la Pagnotta di Fràa (farina bianca e gialla, miele e fichi), la Tegola di San Bernardino (sapiente miscela di farina di mandorle, nocciole e burro fresco, a ricordo del recupero del tetto della chiesa della città) e il mitico pan meino (dolce-simbolo del giorno di San Giorgio, protettore dei produttori di latte). E ancora, i dolci alla cannella, le morbide bavaresi e i mignon (cannoncini e bignè in primis).
I NOMI DEI DOLCI RACCONTANO LA CITTÀ e le sue tradizioni |
L'ORO NERO DEL BESUSCHIoÈ il trionfo del cioccolato, proveniente dal centro America, dall'Africa e dall'Indonesia. ”Non uso cioccolati di base- racconta Andrea – ma solo dei CRU: le materie prime sono di costo elevato e provengono da piantagioni delimitate con profumazione diverse, e molto più intense, rispetto a quelle comuni. Non mi fermo mai e cerco il costante scambio con le eccellenze: il vero pasticcere ama la materia prima stessa e la ricerca con grande umiltà. Meglio produrre dieci chicche golose come si deve piuttosto che avere una carta sconfinata di dolci di qualità mediocre.“ L’oro nero della pasticceria si declina in sfiziose varianti: cucchiaini al cioccolato, crema gianduia, salame di cioccolato, confetture con cioccolato e pere, con cioccolato e lamponi o con cioccolato e arance. E ancora, chicchi di cacao per la cioccolata e la vellutata fonduta.
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