Enrica Bassi, parrucchiera dal 1984, uno dei volti simbolo di Corso San Pietro, fra le vie più conosciute di Abbiategrasso. Passione, impegno, sorriso e grinta. Da vendere. Conosco Enrica da tanti anni e di lei mi hanno sempre colpito l'energia e la capacità, reale, di non arrendersi, neanche quando la vita l'ha messa a dura prova. Chiacchierare con lei è bello, apre il cuore, si dà alle domande e si mette in gioco.
Parliamo di estate, fa caldo, il sole è tornato a splendere e di certo i nostri capelli sono soggetti a stress. Come comportarsi? Non esagerare con i colori troppo forti perché il sole e la salsedine li potrebbero sbiadire e quindi le nuance più naturali aiutano ad avere una tinta che dura tutta la stagione. Importante usare i prodotti giusti, protettivi in primis. Parlando di stili? Il riccio è tornato in auge: un bel tocco vintage, anni 80'. Penso a Forti, molto pratici e versatili, da portare piatti, spettinati, composti e comunque facili da gestire da soli a casa o in vacanza. I colori devono valorizzare e non stravolgere la forma del viso, dialogare con gli occhi, che sono i grandi protagonisti (anche per la presenza della mascherina).
Come ti poni col cliente? Di carattere non eccedo mai, non esagero, non amo proporre tagli troppo complessi perché penso sempre con praticità al giorno dopo: quando la signora si lava i capelli a casa deve avere una testa che possa gestire in autonomia. Sono felice di avere un target trasversale, cerco di accontare tutti: dalla ragazzina, alla signora, alla persona più anziana.
Passando alla formazione, che credo sia fondamentale per te e la tua squadra? La facciamo tutto l'anno e sosteniamo corsi legati alle stagioni primavera/estate e autunno/inverno: taglio e colore, in primis. Sai: non bisogna mai dimenticare le basi, da dove si è partiti e queste nozioni devono essere sempre rispolverate perché è da lì che parte tutto. Non ci si inventa nulla, semmai si rielabora o si rischia di improvvisare, se non ci si destreggia con la tecnica. Le mie ragazze studiano con me e nel periodo del lockdown ne abbiamo approfittato per frequentare diversi corsi online, sperimentando nelle nostre case, filmandoci e condividendo fra noi i risultati, più o meno riusciti.
Consigli per i tuoi clienti? Scegliere con grande attenzione i prodotti, leggere bene le etichette: devono contenere il meno possible alcol e siliconi. Limitare l'acquisto nei centri commerciale e rivolgersi al proprio parrucchiere di fiducia, che conosce al meglio il capello del cliente e lo può orientare con senso di responsabilità. Io ho avuto problemi di salute non da poco e so quanto conti la scelta del prodotto adatto quando si ha un capello indebolito per l'assunzione protratta nel tempo di farmaci o per le terapie. Fermo restando che non siamo medici ma possiamo comunque aiutare a tutelare le cuti sfibrate.
Altri suggerimenti? Non sottovalutate il sole, anche se non andate al mare. In montagna, ma anche in città, i raggi possono provocare danni se non si usano le protezioni UV, così come avviene per la pelle, da tutelare costantemente, non solo in vacamza.
Cosa ami di più del tuo lavoro? Il contatto con le persone, che sono la mia forza e che mi hanno aiutato in tutta la vita, in ogni situazione: il matrimonio, la maternità, la malatttia, la ripresa. Sono molto legata a loro e loro a me. Un rapporto molto particolare, non lo definirei amicizia, ma di certo c'è grande rispetto e onestà. Poi io, lo dico, ho bisogno di avere le mani sui capelli delle persone, mi piace sentirli, amo studiare, creare, inventare e questo mi è mancato tanto durante lo stop per il covid. Quando la cliente mi dice "fai tu" e si affida alla mia esperienza vado in brodo di giuggiole.
Come vi siete organizzati riaprendo? Abbiamo un nuovo orario di lavoro: dalle 8.00 alle 13.00 sono operative due persone, dalle 13.00 alle 21.00 altre due. Si riceve solo su appuntamento e siamo aperti sei giorni su sette. C'è stata una bella ripresa e non mi posso proprio lamentare.
Abbiategrasso? Nel periodo dell'emergenza è stata una grande città, con forza di volontà davvero encomiabile. E i commercianti sono stati incredibili: chi è rimasto aperto si è organizzato con le consegne a domicilio e si respirava umanità, importante in quel momento orribile. Una comunità con un cuore che batte.
Grazie, Enrica, per l'entusiasmo, la sincerità e la semplicità, che significa tutt'altro che banalità, ma contenuto bello e capacità di condividerlo. Buon lavoro!