martina sironiCome scegliere la scarpa giusta? Come andare oltre a un modello che sembra perfetto ma non lo è? Come valutare materiali, cuciture e numeri? Martina Sironi, solare titolare della sua omonima boutique in Corso Italia, 33 ad Abbiategrasso, dispensa alcuni preziosi consigli per orientare al meglio le sue clienti nell’acquisto.

1) Se la scarpa fa male in prova non acquistatela e scegliete piuttosto un altro modello. Se crea fastidio si possono valutare molteplici possibilità come ad esempio metterla in forma dal calzolaio o usare soletta o mezza soletta o salva calza.

2) La scarpa giusta è comoda, quindi, in fase di acquisto, prendete in considerazione la forma del modello, la calzata della scarpa, la tecnica di lavorazione, i materiali con cui è realizzata, le cuciture. Col passare del tempo si adatta al piede, ne prende la forma, si armonizza con la camminata ed ecco quindi che si noteranno pieghette e grinze che testimoniano questa trasformazione.

3) Se non si è comodi e convinti del numero che si sta provando, suggerisco di chiedere di provare un numero in più o un numero in meno e valutare la differenza di calzata tra i vari numeri, tenendo presente che è influenzata dai vari processi di realizzazione.

4) Una scarpa che viene semplicemente incollata sulla suola sarà differente nella calzata da una scarpa che ha la suola cucita e che magari ha caratteristiche che non sono visibili esternamente. Il confort di una scarpa può essere legato all’inserimento di inter-suole, sottopiedi rialzati, cuciture speciali della fodera e shock-absorber per ammortizzare i colpi del tacco. Quindi in fase di prova sentite le scarpe, camminateci e ascoltate il vostro piede.

5) Il motivo per cui è meglio scegliere una scarpa in pelle rispetto ad una sintetica o in tela è dovuto al fatto che tendenzialmente, se la pelle è buona, non cederanno mai. Bisogna tenere in considerazione che i pellami utilizzati per realizzare la tomaia non sono tutti uguali: possono variare per spessore e finitura influenzando la calzata dello stesso modello realizzato con pellami diversi. Proprio per questo motivo non bisogna mai dimenticare che la tipologia di pellame può dare sensazioni diverse in fase di prova. Una maggiore morbidezza di pellame porta maggiore distensione prendendo la forma del piede in minor tempo.

6) Le cuciture sono l’ultimo aspetto da valutare ma non per questo meno importante. Sembra banale ma con una tomaia perfettamente liscia (ovvero senza cuciture nella zona dove toccano le dita) avrete sempre la certezza di un confort iniziale maggiore rispetto ad una tomaia con cuciture, decori o pezzi di tomaia uniti tra loro in quel punto specifico. Questo perché ogni cucitura va a creare uno spessore con la conseguenza che la scarpa può apparire più dura e a volte scomoda in quei punti.


Hai qualcosa da aggiungere, Martina? “Molto spesso diamo per scontato il lavoro e ne capiamo l’importanza e il valore nel momento in cui ne veniamo privati per cause di forza maggiore. Il lavoro è libertà e dignità, non importa quale esso sia. Il mio è passione, amore, amicizia, curiosità, fantasia, creatività e felicità. A volte, soprattutto come in questi ultimi mesi, è anche sacrificio e preoccupazione, ma sono qui, carica, con la voglia e l’entusiasmo di sempre, anche di più". Cita, alla fine della chiacchierata, una massima di Ernest Hemingway “Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri”. Un bellissimo messaggio. Universale, direi… 

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