Alberto Amodeo, dai successi ai Mondiali di Nuoto al futuro prossimo: sogno una laurea e un equilibrio fra sport e vita

albertoamodeo21 anni e una grinta da vendere. Il nostro Alberto Amodeo, abbiatense doc, è stato fra i trionfatori agli ultimi Mondiali di Nuoto di Madeira (12-18 giugno). Nel suo carnet di successi un oro nei 440 metri Stile Libero e un argento nei 100 metri Farfalla. Una carriera inarrestabile, tutta in salita. Ci siamo fatti una chiacchierata.

Com’è stato il tuo rientro ad Abbiategrasso?
È stato bello, a Malpensa sono venuti i miei genitori, i familiari, gli amici, i rappresentanti delle istituzioni. Abbiamo fatto un po’ di caciara e ci siamo divertiti molto! Io ho frequentato le scuole ad Abbiategrasso, sono molto legato alla città, ho il mio giro di amicizie qui, i legami familiari più stretti. Adesso mi sono trasferito a Milano in studentato per essere più comodo con piscina e allenamenti ma torno sempre volentieri nella cittadina.

In che fase della tua vita sei?
Sto cercando di portare avanti gli impegni sportivi e scolastici, cercando un equilibrio, anche se spesso non è facile. Voglio godermi al massimo l’esperienza che sto vivendo. Ci metto impegno e passione. 

Come ti immagini fra qualche anno?
Non lo so. Mi viene difficile pensare troppo a lungo termine. Spero comunque di conseguire una laurea e vedrò quanto in là vorrò andare con lo sport. Spero e credo di essere ancora in acqua nel futuro prossimo, che si tratti di impegno agonistico o di passione non competitiva.

Progetti e sfide immediate?
I Campionati Italiani, questo weekend a Napoli… poi vacanza. Ho voglia di svagarmi. Mi mancavano i concerti e ora finalmente vi si può tornare. A settembre riprenderò la stagione di allenamenti in vista del mondiale dell’anno prossimo a Manchester. Mi aspettano mesi importanti e impegnativi.

Ti senti un esempio? E se sì cosa vuoi dire a chi vive problematiche analoghe alle tue?
Non mi sento un esempio, onestamente, anche se più volte mi viene affibbiato questo ruolo. Qualche anno fa sono andato in ospedale a conoscere un ragazzino che aveva perso una gamba (una storia diversa dalla mia). Mi sono sentito di dirgli che la vita non finisce e che si può fare tutto. Basta trovare il modo. Magari è più complicato ma si può. Bisogna provare e riprovare finché si trova la modalità, il percorso da intraprendere. Ora questo giovane è tornato dagli Europei giovanili in Finlandia ed è sempre bello vederlo gareggiare, un pochino anche grazie a me.

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.

Ok