sgarellaUn tratto dell’ancor bellissimo fiume azzuro, il Ticino, è da molti anni gestito, per concessione della proprietà Cominotti, dal comitato salvaguardia del Ticino - Gruppo pesca Abbiategrasso - del quale Giancarlo Sgarella (in foto) è presidente da vent’anni. E allora perché non far due chiacchiere con lui per capire meglio di cosa si tratta?

 

 

Di che cosa si occupa la vostra associazione?
 
 
"L’obiettivo del comitato non è solo ed esclusivamente la gestione della pesca nel tratto di fiume ma anche il mantenimento degli elementi caratteristici dello stesso, attraverso interventi di salvaguardia e tutela"
 
Quali sono le finalità del vostro lavoro?
 
 

"Le finalità che si cercano di perseguire sono molteplici. In primis il fatto di cercare la collaborazione con enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente, come il Parco del Ticino, la regione Lombardia e la provincia di Milano, per migliorare la qualità dell’acqua del fiume e, più in generale, preservare i diversi habitat. Gli altri intenti riguardano per lo più il comparto ittico, con interventi di ripopolamento tesi ad incrementare le popolazioni ittiche autoctone e la salvaguardia delle stesse attraverso progetti, che nel nostro caso riguardano in modo particolare la trota marmorata. Non ultimo è l’intento di garantire un adeguato DMV (deflusso minimo vitale) atto a preservare un buon funzionamento dell’ecosistema fluviale"
 
 
 
Quali progetti avete realizzato? Quali per il futuro?
 
 

"Un buon passo avanti è stato fatto nel miglioramento della qualità dell’acqua nel tratto di fiume da noi gestito, attraverso l’immissione dei primi 40 m3 di acque di piena non più nel canale scolmatore di Nord-Ovest ma nel Lambro Meriodionale (fiume di per se già compromesso). Per il futuro si cercherà di continuare il progetto LIFE sulla trota marmorata, volto ad incrementare la popolazione di tale specie attraverso l’immissione di giovanili prodotti dalla spremitura di esemplari adulti, attuabile grazie alla collaborazione della provincia di Milano e del Parco del Ticino. Con le quali, insieme anche alla regione Lombardia si cercherà di mettere in atto interventi di contenimento delle specie nocive, come siluri e cormorani, che risultano avere un forte impatto sell’ecosistema fluviale"
 
 
 
Realizzate eventi a supporto della vostra attività?
 
 

"Però diminuendo nel tempo per motivi di sicurezza dei partecipanti e burocratici. Personalmente ho però effettuato corsi di educazione ambientale alle scolaresche e di pulizia della sponde"
 
 
 
Ringraziando Giancarlo Sgarella per il tempo che ci ha dedicato, consiglio a tutti di venire a gustare le diverse emozioni che un fiume come il Ticino può ancora dare, con scorci e paesaggi unici ed irripetibili.

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