coltAnche quando era una componente del tumultuoso ambizioso JJ72, la musicista di Dublino Hilary Woods era quella tipa silenziosa che osservava il caos attorno a sé come se fosse sul piano astrale, staccata dal mondo. Il suo album di debutto solista arriva dopo un paio di EP acclamati dalla critica e continua l'effetto di intreccio di delicate composizioni, strumentazione stratificata (pianoforte, archi, registrazioni sul campo, droni morbidi, battiti trattenuti), vocali sublimi e testi incentrati sull'angoscia emotiva, la solitudine e i capricci dell'amore.

 

Lo spogliarsi di tutto (meglio esemplificato, forse, in Take Him In, che ripete le parole

 

"accettalo perché è buono ed è gentile ed è mio - non aver paura"

 

su una sequenza increspata di tintinnio semi orientale) lavora a favore della Woods, poiché ha un'abilità accorta e ricca di sensibilità.

 

Altre tracce, come Inhaler, Kith, Black Rainbow e Prodigal Dog (liricamente, il meno astratto nell'album -

 

"Ho sentito che sei tornato per il mio amore, con il tempo che ho rafforzato")

 

sottolineano quanto sia bello per Hilary Woods catturare chi ascolta grazie a momenti tonali e accattivanti. Un album di pace e profonda voglia di effimero silenzio musicale

 

Si ringrazia per la preziosa collaborazione in materia musicale Valeriano Puricelli, titolare del negozio di dischi Amadeus.

 

 

 

 

arteAmadeus Dischi

 

  • Via Giuseppe Borsani 21 - 20081 Abbiategrasso (MI)
  • Telefono: 02 9496 6110

 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.

Ok