Soste gustose fra campi e navigli

Fra bellezze storiche e scorci naturali, si apre un mondo, quello gastronomico, fatto di tradizione, passione e prodotti dop e doc, fatto di consorzi, di aziende a gestione familiare, di persone che vivono la terra e la trattano come un piccolo gioiello, continua fonte di risorse, anche sul piano culturale. Scopriamo questo mondo a portata di tavola...

A Morimondo vive la Trattoria Basiano, dove si respira aria di sana cucina territoriale e dove gustare una cucina di impronta meneghina dalle buone fondamenta. Salumi, nervetti bolliti, risotto con rane stracotti e dolci casalinghi. Vini dell'Oltrepò Pavese e del vicino Piemonte. Tuffo medioevale, invece per Ristorante Torre dei Gelsi, inserito nell'Antico borgo Manzola, a Cisliano: nel '600 era territorio di caccia degli Sforza.

ABBIATE QUI DICITUR GRASSUS - Affacciata sul suggestivo Naviglio, a due passi dal pittoresco ponte di Castelletto, Osteria S.Antonio dà il benvenuto ai "forestieri" che giungono ad Abbiategrasso da Milano e a chiunque voglia godere di una raffinatezza gastronomica servita in un interno da sogno, in un luogo ricco di storia. Con un salto indietro di circa 300 anni Il Salottino, conservando le caratteristiche di un'antica locanda settecentesca, crea una sorta di atmosfera quasi surreale. E nel cuore di Abbiategrasso, dove domina lieto il Castello, antica dimora prima dei Visconti, poi degli Sforza, la cucina non può che essere quella tipica della tradizione culinaria milanese. La mitica cassuela, la trippa, la cotoletta ed il risotto sono quindi i re indiscussi.

Per quanto riguarda il dolce, invece, la tappa d'obbligo è alla Pasticceria Besuschio ad Abbiategrasso: tradizioni storiche e dolci da leccarsi i baffi come la Pagnotta di Fràa (farina bianca e gialla, miele e fichi), la Tegola di San Bernardino (sapiente miscela di farina di mandorle, nocciole e burro fresco, a ricordo del recupero del tetto della chiesa della città) e il mitico pan meino.