Le sponde del Ticino cedono

Ticino ad AbbiategrassoIl maggio piovoso porta in essere conseguenze nefaste. Danni all’agricoltura e fiumi a rischio di esondazione sono i principali problemi che si manifestano quando l’acqua scende copiosa dal cielo. Un esempio lampante è dato dal Ticino, che è arrivato a toccare i 960 mc di portata. Effetto della piena, il cedimento di alcune sponde. Stessa sorte per la panchina posta allo sbocco del Canale Scolmatore che è stata per anni ritrovo quotidiano di pensionati e tèsinàtt (gli assidui frequentatori del Ticino). Venerdì mattina il manufatto, importante punto di un’aggregazione, ha ceduto all’impeto delle acque.

L’erosione della sponde prosegue a notevole velocità, con la possibile conseguenza della scomparsa di boschi e brughiere di notevole interesse naturalistico. Ma qual è la causa di queste frane? La pioggia, indubbiamente, gioca un ruolo fondamentale essendo il fattore scatenante di questi fenomeni naturali. Tuttavia anche la componente umana ha, nel corso dei decenni, fatto la sua parte. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’intervento umano sfalsa l’equilibrio del corso d’acqua causando i noti, e documentati da foto, cedimenti.

Se dunque parte delle erosioni sono attribuibili all’opera dell’uomo, ora tocca agli enti e alle autorità preposte progettare ed attuare piani di difesa delle sponde. Servono interventi significativi ed importanti che possano essere efficaci e con un basso impatto ambientale.

(Nella Foto: riva ceduta nei pressi del Ticino di Abbiategrasso - Foto di Stefano Marconi)
 

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